San Paolo Palace Hotel di Palermo, 15 ottobre 2015.
Il Segretario Regionale Cisl Poste Giuseppe Lanzafame presiede i lavori dell’assemblea regionale organizzativa della Cisl in presenza della Segretaria Generale della Cisl Anna Maria Furlan.
La conferenza programmatica regionale della Cisl Sicilia vede la partecipazione di 400 delegati fra rappresentanti sindacali di vertice e di base. All’assemblea il sindacato arriva con un attivo di 320mila iscritti nelle 9 province dell’isola: 5 Unioni territoriali, 43 Unioni zonali, 259 Unioni comunali, 19 federazioni di categoria, quattro fra centri e associazioni, due centri servizi e un coordinamento regionale. Ad aprire i lavori il segretario generale della Cisl Sicilia, Mimmo Milazzo e a chiuderli nel pomeriggio la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan. “Abbiamo bisogno di ripartire dal Sud per far crescere tutto il Paese. Sono indispensabili gli investimenti per le infrastrutture materiali e immateriali, perché oggi una parte importante dell’Italia è tagliata fuori. Sono fondamentali gli investimenti in innovazione, ricerca e formazione perché fanno la differenza in termini di qualità del lavoro e qualità della vita dei cittadini. E’ inoltre imprescindibile l’affermazione della legalità, perché un gravissimo freno allo sviluppo del Meridione d’Italia sono stati malaffare, corruzione e criminalità organizzata” ha detto la leader nazionale della Cisl, Furlan, incontrando la stampa a margine della conferenza programmatica regionale della Cisl Sicilia.
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Milazzo snocciola le priorità del sindacato. Insiste sull’attuazione della centrale unica degli acquisti: “operazione che varrebbe 500 milioni almeno”. Parla di lotta all’elusione e all’evasione fiscale: “consentirebbe di recuperare 700 milioni degli oltre due miliardi di entrate che l’anno scorso sono andati in fumo”. Chiede la “ridiscussione urgente” della quota regionale di compartecipazione alla spesa sanitaria: portata nel 2007 dal 42,50 al 49,11 dal governo nazionale, lì è rimasta mentre le altre Regioni, mediamente, contribuiscono con il 41%: “si libererebbero 600 milioni dal bilancio della Regione”.
Domani, venerdì 16 ottobre, all’hotel Parco dei Principi di Bari si terrà dalle ore 14 la manifestazione della Cisl ‘Ripartire dal Mezzogiorno per far crescere il Paese”. “In Sicilia su 5 milioni di abitanti, gli occupati sono 1 milione e 350 mila. Nel Sud e nell’isola il rapporto fra occupati e inoccupati è di 1 a 4 mentre il rapporto ottimale per le regioni a sviluppo compiuto, dovrebbe essere di 1 a 2. Servono quindi interventi concreti che puntino alle infrastrutture, alla lotta alla criminalità organizzata, all’eliminazione del cuneo fiscale per le nuove aziende e dell’Irap per le imprese che hanno stabilimenti nelle aree depresse” ha affermato Pietro Busetta, docente universitario e presidente della Fondazione Curella,intervenendo alla conferenza programmatica regionale della Cisl Sicilia, in corso al San Paolo Palace hotel di Palermo. “La palese inadeguatezza – ha aggiunto Busetta – del governo regionale non può essere però un alibi. Occorrono risorse adeguate e una loro seria programmazione”.