Con l’accordo sindacale denominato progett8venti, vista la progressiva e
significativa contrazione dei volumi, è emersa la necessità di sviluppare nuovi
segmenti di mercato e nuovi servizi a valore aggiunto. A tal fine fu introdotta
la figura dell’ASI, al cui progetto forse non tutti credevano ma, sin dai primi
passi, si rilevava una realtà vincente e con grandi possibilità di sviluppo.
Ciò nonostante, a tre anni dalla sua nascita e malgrado le notevoli
prospettive che si presentavano, l’Azienda non è ancora riuscita a dare un
assetto compiuto e consolidato alla nuova articolazione, governata ancora oggi
dalla confusione e dall’improvvisazione.
La scrivente O.S., ritiene invece che una corretta e puntuale
implementazione dell’innovativo progetto genererebbe grande occasione di
business con vasti margini di ulteriore sviluppo per il futuro.
Ma, perché ciò avvenga è assolutamente necessario capire, da parte
Aziendale, una volta per tutte, quale direzione, spinta,motivazioni, strumenti,
sinergie e STRATEGIE intende adottare per dare un decisivo impulso al
progetto!?
Non c’è ombra di corsi formativi che tendano a valorizzare e a misurare
le capacità commerciali degli operatori: nessuna preparazione all’approccio con
la clientela, nessuna tecnica di vendita e di marketing. Tutto è lasciato
all’estemporaneità e all’estro del singolo che, il più delle volte, al primo
ostacolo perde stimoli e motivazioni.
Senza contare le solite carenze di strumenti indispensabili alla corretta
operatività come, ad es., la penuria di automezzi che spesso costringe uscite in
coppia che, oltre a non essere di utilità al servizio, rappresentano un vero e
proprio spreco di risorse.
Non serve assegnare ipotetici budget e attribuire loro l’imprimatur di
“promotore commerciale” illudendoli magari di una prossima progressione di
carriera. Tutto ciò non sortisce effetti allettanti ma provoca al contrario
profonda delusione allorquando, come è vero, gli si ricorda, di “essere
portalettere”.
L’erogazione dei servizi innovativi comporta un dispendio di energie e di
tempo non indifferente, e spesso viene preclusa persino la possibilità di
incontrare i clienti contattati per appuntamento, cosa che si ritiene
indispensabile ai fini del raggiungimento degli obiettivi e della fidelizzazione
della clientela.
Le contraddizioni non si contano: non di rado l’ASI viene comandato al
recapito della corrispondenza (raccomandate uno, ecc.ecc.) snaturandone i
compiti e distogliendolo dalla primaria attività; l’assurda concorrenza scatenata
all’interno della stessa azienda dove MP offre a prezzi inferiori prodotti
commercializzati anche dalle ASI; infine comunicazioni ram che ‘’consigliano’’
di presenziare l’ingressi degli Uffici Postali per accettare i bollettini di
pagamento portando via la clientela degli stessi. NO COMMENT !
Tutto ciò non è serio agli occhi della clientela e, soprattutto, non è indice
di provata professionalità; non getta le basi per lo sviluppo ma genera
conflittualità e divisioni interne all’azienda colpendo i lavoratori che, man
mano, crederanno sempre meno alla validità del servizio.
Pertanto questa O.S. invita l’azienda, attraverso gli organi preposti per
competenza, ad effettuare una attenta valutazione di quanto testé espresso
affinchè non vengano vanificate le azioni, l’impegno e le speranze di tutti
coloro che con grande impegno e serietà svolgono quotidianamente l’attività
loro assegnata, sulla quale sono state riposte le fondate speranze di una
ripresa ancora possibile dei Servizi Postali finalizzata alla salvaguardia dei posti
di lavoro.
IL SEGRETARIO REGIONALE SLP CISL
(GIUSEPPE LANZAFAME)
RECAPITO ASI
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