Nonostante la recentissima denuncia sui ritardi relativi alla programmazione delle chiusure estive degli UP
doppio turno, nonostante l’imminente arrivo del periodo deputato alla fruizione delle ferie estive (ricordiamo, dal 15
giugno), nonostante chiunque, in azienda, abbia il sacrosanto diritto di fruire delle due settimane consecutive di
meritato riposo, nulla sembra muoversi sul fronte aziendale.
Anzi, le scarse comunicazioni che arrivano ai territori sembrano articolate da extraterrestri che disconoscono,
in toto, l’intero capitolo contrattuale dedicato alla questione, oltre che le più elementari nozioni sulle dinamiche che
regolano i flussi all’interno dei nostri uffici.
Ipotesi di chiusure assolutamente incoerenti con il diritto alla fruizione di DUE settimane consecutive di ferie
che, se confermate, metterebbero in serissima difficoltà i DUP ed a rischio i servizi.
Modifiche su modifiche, che pospongono, nel tempo, una decisione che doveva essere figlia della
programmazione e, perché no, della condivisione (che ha sempre portato buoni frutti…) e che, invece, sembra frutto
dell’estemporaneità e della non conoscenza del “mondo UP”.
Sicuramente non figlia di quella necessità (aziendale) di smaltire buona parte del monte ferie, in un periodo di
calo dei flussi, coniugata alla necessità di assicurare il giusto riposo ai Lavoratori: una decisione che diventa, ogni giorno
di più, figlia di nessuno per tutte le implicazioni e le complicazioni che la vicenda sta assumendo.
Intanto i colleghi, giustamente, cominciano a programmare le proprie ferie ed i DUP non sono più in condizione
di organizzare/gestire/garantire da un lato la fruizione delle ferie richieste, dall’altro l’agibilità dell’ufficio in caso di
mancata chiusura pomeridiana.
Sarà complicato, PER TUTTI, una volta effettuata la programmazione delle ferie, richiedere modifiche,
slittamenti, ecc.
Era, ed è, così complicato fare una articolata programmazione delle chiusure in ambito regionale?
La si fa ogni anno e, fatta una volta, con piccole necessarie modiche, di volta in volta, ci sembra che sia,
praticamente, bella e pronta. Sempre.
Non ci pare si debba organizzare, ogni anno, lo sbarco sulla Luna….
Eppure è ogni anno la stessa musica: quando si chiede alla base tutto deve essere perfetto e, soprattutto,
immediato; quando si sale di qualche gradino le priorità si confondono,così come le responsabilità e, spesso, si
invertono….
Ci spiace, ma non può funzionare così. Che ciascuno si assuma, per intero, la propria fetta di responsabilità.
Che ciascuno compia per intero, con la stessa coerenza richiesta ai Lavoratori, il proprio pezzo di strada.
Siamo stanchi di veder pagare sempre i soliti noti: i DUP, gli sportellisti, gli specialisti, ecc.
Il piglio manageriale non si può limitare all’imperio, al comando, al pressing continuo sulla forza lavoro, ma
riteniamo possa e debba manifestarsi, soprattutto, nelle capacità organizzative e gestionali.
Invece, come ogni anno, anche quest’anno, in Sicilia, andrà in scena il solito gattopardesco “cambiare tutto, per
non cambiare nulla”.
IL SEGRETARIO REGIONALE SLP-CISL
GIUSEPPE LANZAFAME